Lo schifo, ovvero come cambia la percezione della violenza in base a chi ne è accusato.

Partiamo dall'inizio: Cristiano Ronaldo è accusato di violenza sessuale. E sulla Gazzetta dello Sport trovate un breve riassunto dell'accaduto. La questione è alquanto ingarbugliata e non entro nel merito giudiziario della vicenda; per questo ci sono giudici e avvocati di professione tra l'altro. Ogni parola detta o scritta non aggiunge nulla dal punto di vista delle indagini.

Il problema è che questa storia apre, anzi riapre, la polemica su accusato e accusatore che si ripete dalla notte dei tempi quando c'è di mezzo un personaggio mediatico. Sarà vero? Sarà falso? E' lui che un pervertito o è lei che una zo**ola approfittatrice? E' palese che non siamo noi a decidere ma i giudici di cui ho parlato prima; solo che per l'opinione pubblica e per chi la veicola non è così.

Tifosi juventini e giornalisti hanno già deciso: Cristiano è innocente, è tutta una montatura del Real Madrid per fargliela pagare. La sua accusatrice è una escort pagata da qualcuno per mettere in cattiva luce il campione dei campioni che con la sua presenza dona luce nuova alla Serie A; come se in Serie A non avessero giocato in tempi nemmeno tanto remoti calciatori come Van Basten, Maradona, Ronaldo quello vero, Batistuta, Ronaldinho, Savicevic, Schevchenko, Rivaldo, Del Piero, Totti. Platini, Zico ecc. ecc.

Aspettavamo Cristiano Ronaldo per avere finalmente un campione in Italia. Automaticamente i giornalisti di regime (regime sportivo eh, sia chiaro) si allineano al pensiero dettato dalla Juventus FC e minimizzano la vicenda, anzi cercano il modo di far sembrare l'accusatrice una malafemmina che tenta di arricchirsi alle spalle del novello San Francesco D'Assisi, il quale a Las Vegas era andato per un viaggio apostolico. Del resto Las Vegas è famosa per il santuario della Madonna Incoronata, mica perchè quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas, come direbbero i protagonisti di The Hangover (Una notte da leoni per chi non ha dimestichezza con le lingue).

Gli stessi giornalisti che fanno le pulci a Icardi per vedere quante volte supera i limiti di velocità e a Balotelli per contare quanti diamanti sono incastonati nella sua collana, che hanno fatto scoop sulle serate allegre di Adriano nelle favelas adesso diventano pecorelle; hai visto mai che si offende qualcuno in casa Juventus se metti in dubbio la loro versione dei fatti e non si santifica Ronaldo?

In tutto ciò si è capita solo una cosa, che in realtà già era palese per quanto riguarda la stampa sportiva: viviamo in un mondo di lecchini. Le opinioni cambiano in base alla persona su cui le devi esprimere; Cassano sarebbe stato messo in croce se fosse stato accusato di un reato simile. Ronaldo viene difeso a spada tratta.