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Davide Astori

8 Marzo 2018 , Scritto da Salvatore Con tag #astori, #calcio, #serieA

Non sto qua a dire fesserie, te lo devo perchè nella vita bisogna sempre essere sinceri, specie di fronte alla morte. Il fatto di aver rifiutato il Napoli all'epoca non ti ha certo aiutato a entrare nell'elenco dei miei calciatori preferiti, ma tutto questo non c'entra con quello che sto per scrivere.

Nella vita ci capita spesso di ricevere brutte notizie, anche troppo spesso per i miei gusti. Ma Domenica quando ho letto sul sito della Gazzetta della tua scomparsa la prima cosa che ho pensato è stata quella di essere capitato su qualche sito di fake news; capita a volte che qualche imbecille pubblichi notizie false sulla morte di questo o quel personaggio famoso per raccattare visite sul proprio sito.

E poi può mai essere? Un calciatore, un ragazzo più piccolo di me che si allena tutti i giorni può mai morire così all'improvviso, senza un sintomo? Senza un avvisaglia? Invece era vero.

Un ragazzo di 31 anni non c'è più e niente, mi sono sentito un verme a pensare che durante le partite alla TV auguro spesso e volentieri ai calciatori avversari di passare le peggiori disgrazie. Sai perchè? Perchè su certe cose non ci rifletti, non pensi che prima o poi può succedere sul serio e quando succede ti senti in colpa.

In fondo noi tifosi di calcio non odiamo veramente i calciatori avversari, spesso e volentieri è odio dettato dal fatto che determinati calciatori vorresti vederli nella tua squadra e invece giocano per gli altri e magari ti battono pure nella partita più importante della stagione.

Spesso poi ci sono tuoi colleghi che fanno di tutto per farsi odiare dai tifosi, ma tu non eri fra questi. Non mi ricordo mai un gesto scorretto da parte tua, un fallo cattivo, una protesta esagerata o una litigata con un avversario. Eri troppo normale per essere preso di mira dai tifosi avversari: niente avventure con questa o quell'altra velina come Vieri, niente incidenti col macchinone pagato un anno di stipendio come Adriano, niente vestiti sgargianti alle premiazioni come Pogba, nemmeno una cresta gialla, un codino o che ne so, un orecchino nel naso.

Niente di niente, solo tuta, divisa e scarpini. Sarà per questo che la notizia del tuo addio ci ha lasciati tutti con la tristezza nel cuore. Eri e sei uno come noi, uno a cui piace il pallone e non il calcio; e forse è per questo che te ne se dovuto andare così presto, avevi un allenamento con una nuova squadra che ti stava aspettando.

Una nuova squadra in cui potrai marcare gente come George Best e Johan Cruyff. Sarà impegnativo, ma almeno nel campionato che sei andato a giocare non ci saranno partite truccate, procuratori avidi e tifosi pazzi che tirano i sediolini in campo quando perdi. Solo il pallone, la porta e altri 21 giocatori come te.

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