Curriculum Vitae

Nato a Pollena Trocchia, che esiste, è tipo Roccasecca, un nome strano, ma esiste, il 27/12/1981 (sotto Natale quindi) lo scrivente inizia a fare danni da neonato e come primo atto della sua vita regala alla mamma un trauma da parto che la manda in coma per 3 giorni.

Dopo l'infanzia, piuttosto normale, inizia a capire che la vita sarà tutto un via vai di buone e cattive notizie e si adegua.

Alle scuole elementari oltre ad essere ambito dalle amichette (cosa che per i successivi anni non si ripeterà tanto facilmente) è il primo della classe e cocco della maestra, che alla fine della quinta elementare lo premia con un libro (i tre moschettieri) e un pallone da calcio.

Le scuole medie vanno più o meno allo stesso modo; 2-3 amici importanti con cui condivide i pomeriggi di studio (in realtà lui fa i compiti e gli altri copiano, ma questo vale come studio lo stesso) e il passaggio alle scuole superiori dove si iscrive all'ITIS.

E' anche in questi 5 anni il primo della classe (forse il secondo và, però era più simpatico dell'altro secchione della classe). Non brilla in figaggine ed è spesso vittima dei bulletti di scuola, ma alla fine se la cava con il più classico dei metodi: li fa copiare; così per un bullo che ti prende di mira ce n'è un altro che ti difende. E niente, passa i suoi anni di scuole superiori in modo tranquillo e regolare.

Si diploma e si iscrive all'Università: facoltà di Informatica. Smette di essere il primo della classe e si laurea fuori corsi di 3 anni con 95/110; è comunque niente male, considerando che alcuni suoi compagni di studi stanno ancora coi libri in mano. E poi se ci pensiamo bene essere fuori ultimamente va di moda, quelli troppo geniali non mai ben visti in fin dei conti.

Inizia poi la parte più difficile: deve trovarsi un lavoro e portare qualcosa di soldi a casa. Si barcamena fra contratti a progetto con l'Università, che per uno strana legge del contrappasso lo prende a lavorare per ben 3 anni intervallati da 6 mesi da pendolare a Roma (passando più tempo nei treni che non alla scrivania, ma la vita da pendolare è divertente, fatela se potete).

Attualmente è ricercatore (quasi ricercatore a dire il vero) al CNR; prima era non si sa bene cosa per l'Università Federico II di Napoli, aspirante insegnante e poi boh, il resto è tutto da vedere.