Il tempo per un taglio di capelli

Ripensavo al fatto che il Papa ha istituito un servizio di docce e barbiere per i senzatetto romani. Il giornalista intervistando un clochard gli chiede: "e lei andrà dal barbiere?" e lui risponde: "se c'ho tempo...".

In un primo momento ho pensato "chist fa o barbone, ch'ten a fa che deve trovare il tempo per andare dal barbiere?", poi ho riflettuto sul fatto che io non ho trovato mai il tempo per un sacco di cose che mi piacerebbe fare e che avrei dovuto fare prima che fosse troppo tardi.

Il tempo (e il coraggio) per dichiarami a una ragazza ad esempio. Il tempo di dire alle persone cui tengo che gli voglio bene (dando per scontato che lo sapessero senza bisogno di parole); ma anche il tempo di andare a mangiare una pizza con un amico o il tempo di fermarmi al Museo Nazionale, che ci passo davanti quasi ogni mattina e vado sempre di fretta.

Beh, si vede che il barbone romano ha capito meglio di me che il tempo è una risorsa preziosa e bisogna godersi prima le cose che si vogliono fare sul serio e poi il superfluo. Il problema è che delle cose che avresti voluto fare sul serio te ne accorgi solo quando non puoi più farle.

Insomma, ho come l'impressione che fra me e il clochard romano quello che ha usato meglio il suo tempo è decisamente lui. Io non l'ho mai considerato come un bene dalla quantità limitata, mi sono sempre detto c'è tempo...

E questa convinzione mi ha fregato.