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Ogni maledetta serie di Gomorra

21 Dicembre 2017 , Scritto da Salvatore Con tag #gomorra, #tv, #news

Prendo spunto da un film, ogni maledetta Domenica, per fare un discorso abbastanza serio su Gomorra e l'influsso negativo che ha sui giovani secondo molti esperti. Il problema è questo: in pratica secondo queste persone il fenomeno delle baby gang a Napoli è incrementato da quando in TV viene trasmessa Gomorra La Serie.

Non mi va di fare polemica, ma questa affermazione mi pare più che altro una scusa per non prenderci le nostre responsabilità di adulto nei confronti degli adolescenti.

E' facile prendersela con l'esempio negativo di Genny Savastano, non è facile fare autocritica e ammettere che genitori, istituzioni e chiunque abbia minimamente a che fare con i ragazzi dagli 8 ai 15 anni hanno fallito miseramente nel loro compito educativo se questi vanno in giro ad accoltellare gente a caso. 

Perchè è questo il punto: l'educazione che diamo ai ragazzi. Sta agli adulti fargli capire che la vita del camorrista non è figa come si vede in TV; siamo noi che dovremmo spiegare ai ragazzi che il camorrista è una lota e che come tale non c'è nulla di buono da cui prendere esempio.

Invece siamo i primi a condividere frasi di Gomorra, Squadra Antimafia e tutte le serie possibili e immaginabili su Mafia, Camorra e Narcotrafficanti colombiani. Siamo noi ad essere gente di merda se non capiamo che la responsabilità delle azioni dei nostri figli è nostra e non della TV. E' troppo comodo dare la colpa a una fiction per far passare in secondo piano il fatto che non riusciamo a far capire ai giovani che seguono modelli di vita completamente sballati.

E' evidente che qualcosa non ha funzionato nella società se l'esempio da seguire diventa il camorrista della serie TV. Ma non ha funzionato il lavoro di filtro che i genitori hanno nei confronti dei media; i tempi sono cambiati rispetto a quando ero bambino io, oggi i giovani hanno molti più mezzi di comunicazione e fruizione dei media. Ma vi faccio lo stesso l'esempio che volevo farvi: quando io avevo 7-8 anni mia madre se mi beccava a guardare un film di Pierino (Pierino eh, quello che guardava dalla serratura il culo della professoressa bona) mi cazziava prima, poi spegneva la TV e mi obbligava a trasferirmi in cucina sotto il suo controllo a guardare qualche altra cosa se proprio dovevo guardare la TV invece di fare i compiti. 

Oggi siamo prima noi adulti che ci mettiamo sul divano insieme ai ragazzini a guardare serie TV di ogni tipo, senza minimamente preoccuparci di spiegare a loro che quello che stanno guardando non è la vita reale, o meglio: è la vita reale ma non quella a cui devono aspirare perchè c'è di meglio in giro. Ma dovremmo spiegarglielo sempre, anche quando nel quartiere hanno a che fare con i camorristi reali, che purtroppo succede e per quieto vivere quando li incrociamo per strada li salutiamo con rispetto. 

Non va bene così: non va bene che li lasciamo senza filtro davanti alle schifezze che gli mostra la TV e a quelle che gli mostra la vita vera. 

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