C'è chi si definisce Rockstar e chi lo è...

Niente, oggi alla radio passavano il pezzo primo in classifica in Italia, Rockstar di Sfera e Basta. E ogni volta che lo sentivo dire che è una Rockstar mi partiva una bestemmia mentale; non tanto per la bruttezza della canzone (a me la trap non se ne scende proprio, non ci posso fare niente) ma proprio per il concetto di Rockstar che ha in testa lui. 

Se ti definisci Rockstar abbi almeno la decenza di ascoltare qualche pezzo degli Ac/Dc, qualche cosina dei Guns n'Roses e qualche brano che ne so, degli Aerosmith, dei Rolling Stones ecc. ecc. Non è che fai la Rockstar per via delle canne e della codeina, quello al massimo può definirti tossico; la Rockstar è qualcosa di più di farsi le droghe.

Altrimenti è come definirsi grande campione di calcio per aver fatto due gol a calcetto con gli amici. Ma sopratutto: se vuoi fare la Rockstar o fai come Bruce Springsteen, che prende una canzone a caso dal pubblico e la fa live in mezzo a 50mila persone oppure ti chiudi dentro casa, che al massimo puoi fare il fesso sul palco in playback e con l'autotune davanti a un centinaio di ragazzini vestiti tutti uguali.

Passo e chiudo. Anche perchè a momenti mi trasformo in Pino Scotto e inizio a lanciare maledizioni a destra e sinistra cercando di colpire questi ca**o di cantanti moderni che non azzeccano una nota nemmeno per sbaglio se non usano l'autotune.