Il figlio di Briatore.

Niente: stamattina ho letto questo articolo.

Briatore: "Mio figlio non andrà in università. Sarò io a formarlo"

http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/briatore-mio-figlio-non-andr-universit-sar-io-formarlo-1626255.html

Premesso che Briatore è ampiamente adulto e da genitore ha tutto il diritto di impartire al figlio gli insegnamenti che meglio ritiene opportuni, la cosa che non mi è piaciuta è che più che come un figlio il povero (si fa per dire) Nathan Falco è visto come un discepolo da formare a propria immagine e somiglianza.

Quel mi serve qualcuno che porti avanti quello che ho costruito è proprio brutto da sentire. Specie se lo dice il padre nei confronti del figlio; quello che hai costruito è sicuramente importante e lo sarà per lui dal momento che se sarà in grado di gestirlo potrà guadagnarsi di che vivere senza bisogno di inviare curriculum, fare colloqui ecc. ecc.

Ma la vera eredità che si porterà dietro non è materiale. Inevitabilmente sarà messo a paragone col padre e le alternative sono tre: 

• è proprio uguale al padre
• rispetto al padre non è all'altezza
• è molto meglio di come era il padre

Tutto questo non dipende nemmeno dal fatturato dell'azienda di famiglia, ma dall'educazione e dalla morale che gli hai insegnato. Essere il miglior uomo d'affari del mondo è gratificante ma essere ritenuto una brava persona e ricevere la stima di chi ti ha conosciuto lo è ancora di più. Senza parlare del fatto che arriverà il momento in cui tuo figlio prima o poi dovrà ricordarsi di te; e anche se non ho figli penso sia meglio che si ricordi di te come un buon padre piuttosto che come quello che gli ha insegnato ad essere un imprenditore di tutto rispetto. 

Questo è quello che avevo da dire in modo serio. Ma dal lato cazzone della vicenda per prima cosa i miei complimenti per la decisione di mandarlo in collegio a 14 anni, perchè è giusto dire che non può stare per sempre a Montecarlo. Ottima idea.

Ma se vuoi insegnarli qualcosa di proletario non mandarlo in Svizzera in mezzo ai milionari, mandalo a scuola pubblica dai nonni materni a Soverato in Calabria. Se non altro imparerà a gestire la digestione degli arancini con la Nduja e a fare i tuffi dagli scogli.

E poi: col nome che gli hai dato metti che ti cresce alternativo e ribelle al punto da vendere tutto appena diventa proprietario e dare i soldi in beneficenza all'ente per la protezione dei piccioni. Metti che invece di uomo d'affari ti diventa nullafacente e ricottaro come Lapo Elkann, a cui hanno fatto fare qualsiasi scemenza pur di non mettere mano agli affari della Fiat. Metti che ti diventa come Matteo Zorzi di Riccanza.

Che fai? Mica puoi diseredarlo? Devi tenertelo così. Che va a Pechino Express facendo coppia con una zizzona mezza scema che non si sa se è più femmina lui o lei.